martedì 25 ottobre 2016

…sai perché non riesci a Dimagrire Velocemente?






Cinque rane sono sedute su un tronco. 

Tre, decidono di saltare via. 

Quante ne rimangono? 

Cinque... 

Sai perchè?

Perchè hanno deciso di saltare, ma non sono mai saltate. 

Sfortunatamente, molte delle persone che incontro 
nella mia attività di Personal Trainer sono “rane”. 

Sanno che hanno bisogno di migliorare la loro condizione 
fisica, ma non saltano mai. La loro decisione non si trasforma 
mai in azione. 

Semplicemente, procrastinano facendo sembrare che stiano 
“decidendo”. Se sei ancora nella fase dell'indecisione ho una 
BRUTTA NOTIZIA per te...

Il tuo corpo non migliorerà mai! 

Un’abitudine non proprio utile da cambiare velocemente perché non aiuta a dimagrire e che purtroppo utilizziamo spesso nelle  nostre giornate è l’abitudine alla pigrizia.

Ci sono persone che possono ritenersi davvero abili nel mettere in campo questa “qualità” che crea alla loro vita sicuramente delle difficoltà.

La pigrizia è uno stato mentale in cui il tuo corpo si rifiuta di eseguire un’azione che in quel momento andrebbe eseguita,  agganciandola subito ad un altro stato mentale, quello del procrastinare, cioè dove rimandiamo a dopo qualcosa che potremmo fare ora!

La pigrizia per alcune persone è una costante, tanto che la riconoscono a livello di identità quando si riferiscono a loro stessi dichiarando un bel “io sono pigra/o”.

Dato per inciso che la pigrizia è solo un’abitudine di comportamento e non è incisa nel nostro DNA, spesso la pigrizia nasconde oltre che l’abitudine a quel comportamento anche motivazioni poco motivanti che spingono le persone a non agire.

Chissà perché quando stiamo facendo qualcosa che ci piace o ci interessa davvero e che è importante per noi, la pigrizia non sappiamo nemmeno cosa sia. Ci mettiamo in azione velocemente e facciamo quanto ci è chiesto di fare proprio perché quell’interesse ci motiva a muoverci.

Quindi è abbastanza chiaro che la pigrizia non è una nostra caratteristica assoluta ma che entra in gioco solo quando le cose da fare non ci fanno proprio impazzire.

Ed è per questo che decidiamo di prendere l’ascensore anziché salire le scale a piedi, proprio perché non siamo abbastanza motivati nel decidere di fare qualcosa di buono per il nostro benessere fisico, o prendere l’auto per andare a fare la spesa perché quella strada a piedi non abbiamo voglia di farla, non mangiamo verdure perché non abbiamo voglia di pulirle, usiamo il telecomando per cambiare canale perché se ci alziamo dalla sedia poi ci stanchiamo troppo…  

Ma c’è qualcosa  a cui dover rendere conto…
il senso di colpa rispetto alla nostra pigrizia, e quindi ci giustifichiamo immediatamente con la scusa sempre pronta: “lo farò dopo.. domani… poi… “ e rimandiamo ad un’ altro momento quello che potevamo fare adesso.



Quante volte ci è capitato di dire: “Lo faccio poi… “ e quel poi non arriva mai? Sicuramente ti è capitato tante volte.
E così slittano tutte le buone intenzioni e i nostri obiettivi di conseguenza. Quello che sarebbe stato raggiungibile semplicemente vincendo la pigrizia e l’abitudine a rimandare, piano piano diventa sempre più una mera chimera, qualunque l’obiettivo sia.

Il nostro obiettivo è come un faro nella notte che rischiara il nostro navigare. Laggiù c’è una luce che ci richiama al benessere, al dimagrimento e per raggiungere quel porto occorre navigare e per navigare occorre fare delle cose, delle azioni e vincere la pigrizia e la procrastinazione.

Immagina di essere un marinaio lontano da casa da molto tempo, e quindi desideroso di rientrare dalla tua famiglia, immagina di essere arrivato vicino al porto dove sbarcare e invece di remare più veloce per tornare finalmente a casa, cominci a farti prendere dalla pigrizia e decidi di fermarti, oppure guardare la bussola e non girare il timone per andare nella giusta direzione perché in quel momento  non ne hai  voglia.

Immagina poi se quell’ atteggiamento lo ripeti continuando a dire “va beh, poi lo faccio... “
Secondo te ci arriveresti mai in quel porto?  Non credo proprio, o comunque ci arriveresti molto dopo rispetto a quando ci saresti potuto arrivare.

E questo succede anche  per i nostri obiettivi, qualunque essi siano. Perciò è importante capire quanto è importante perdere questa abitudine alla pigrizia e alla procrastinazione, perché sono abitudini non utili.

Nessuno nasce pigro o procrastinatore, semplicemente è un’abitudine che si acquisisce con il tempo e che poi ci porta ad utilizzare quel comportamento. E proprio perché i comportamenti si acquisiscono, si possono modificare e vediamo come.

Per poter vincere la pigrizia dobbiamo allenare un nuovo comportamento: l’abitudine ad esercitare la nostra volontà.
La tua volontà è come un muscolo, si può allenare.

Partiamo dal presupposto che tutto può aver un senso se tu vuoi attuare il cambiamento e stai cercando solo dei modi per renderlo visibile. Niente si può fare senza la tua volontà, cioè senza che tu voglia davvero questa cosa.

Quindi l’ingrediente fondamentale è che tu voglia vincere la pigrizia  se questo è un aspetto che ti frena nel raggiungimento dei tuoi obiettivi, e quindi è necessario che tu impari a sviluppare il muscolo della volontà. Che essendo proprio come un muscolo ha bisogno di ripetizione. E ora ti spiego anche come fare.

Per i prossimi 21 giorni allenati a fare qualcosa di diverso.
Tu sicuramente hai un iter automatico per fare alcune cose, tipo una certa strada per andare a lavoro, un alimento  specifico con cui fai sempre colazione, un certo posto a tavola, eccetera.

Insomma quei comportamenti che tieni per abitudine. Quindi  individua alcuni di questi comportamenti abituali che porti avanti in modo automatico e cambiali!!
Per i prossimi 21 giorni cambia il modo in cui fai alcune cose. E fallo proprio mettendo in campo la tua volontà.

Decidi tu di voler fare quella cosa in modo diverso. Quando pensiamo alla forza di volontà pensiamo sempre a cose complicate che ci mettono a dura prova, atti quasi eroici per dimostrare di averne. La forza di volontà  è un’abilità. E come ogni abilità si può acquisire e come tutte le abilità occorre svilupparla e allenarla.

Quindi  tu comincia proprio così! Fai cose che siano veri e propri atti di volontà. Decisi e portati avanti. Cambia strada per andare al lavoro, se prendi sempre l’ascensore ora scegli di fare le scale a piedi, se a pranzo mangi sempre in un determinato orario decidi che oggi mangerai in un orario diverso, eccetera.

Insomma quello che vuoi fare sceglilo tu, l’importante e che ti alleni a decidere di fare qualcosa di diverso.
Per questo periodo di 21 giorni allenati a decidere piccoli cambiamenti e divertiti nel farlo: senti quanto potere decisionale si sviluppa, prendi coscienza di quanto è facile fare le cose che hai deciso, prendi coscienza anche di quanto è bello!!




Un altro consiglio che voglio darti è quello di  tirare fuori un tuo vero interesse e alimentarlo con costanza. Partire da lì è più facile abituarsi a fare qualcosa con costanza e impegno, proprio perché essendo un tuo interesse lo farai con una energia  molto diversa, se ti piace leggere ma pensi di non avere tempo, allora alzati mezzora prima al mattino e leggi, se vuoi fare attività fisica ma dici di non avere tempo, rinuncia a qualcosa per mezzora e dedica quella mezzora per allenarti…

Se sei abituata/o  a rimandare, anche l’abitudine all’azione è un muscolo che puoi allenare. Se rimandare a dopo  è una tua abitudine, puoi cominciare a lavorare in una direzione diversa.

Facendo riferimento a quello che hai letto prima, dove ti ho spiegato che rimandare è quasi sempre la diretta conseguenza della pigrizia, cioè del non aver voglia di fare una cosa, occorre che tu ti allena a fare esattamente l’opposto.

Quando ti capita di ritrovarti in quella situazione, conta fino a tre e poi via! Velocemente fai qualcosa di significativo.
Se ti sei bloccato  davanti a qualcosa da fare e ti stai dicendo “Lo faccio dopo…” fermati, conta fino a tre e poi via! Fai qualcosa! Magari non necessariamente quello che andrebbe fatto, l’importante è che interrompi lo schema mentale.

Se te la senti fai qualcosa di poderoso cioè qualcosa che mandi al tuo cervello un messaggio decisamente diverso.
Se sei sul divano e squilla il telefono e hai il cordless vicino, alzati e vai a rispondere al fisso che magari è nell’altra stanza e fallo in maniera vigorosa, magari quasi correndo per andare a rispondere…

Se non hai voglia di andare a farti la tua sessione di d’allenamento  e sei li che ti stai dicendo “Vabbè lo faccio domani…” fermati, conta fino a tre e poi velocissimamente vai a metterti la tuta e allenati!

Se sei davanti all’ascensore pensando che le scale a piedi sono troppo faticose, fermati, conta fino a tre poi girati di scatto e comincia a fare la prima rampa così da arrivare al primo piano!

Insomma interrompi  lo schema di pensiero che stai portando avanti in quel momento facendo qualcosa di davvero “esplosivo” per il tuo modo di essere.

Proprio adesso, che stai leggendo questo articolo e magari sei seduto davanti al tuo computer o sei nel letto con il tuo ipad, fai qualcosa di “esplosivo” !
Tirati su velocissimamente dal divano e fai 5 saltelli sul posto… tirati su dal letto e immagina di esultare come se avessi vinto un premio importante alla lotteria del paese… Ovunque tu sia in questo momento che stai leggendo questa lezione, fai qualcosa di davvero esplosivo!

In questo modo ti alleni a fare questa cosa, ad agire in maniera veloce ed esplosiva alle situazioni. Ti accorgerai di come questo esercizio ti arricchirà di un’energia straordinaria e di una consapevolezza che tu puoi fare!

Se ti abitui a fare questo, cioè ad usare la tua fisiologia per interrompere gli schemi di pensiero depotenzianti che la pigrizia e l’abitudine a rimandare mettono in moto, ti renderai conto che poco per volta svilupperai un’altra abitudine: quella all’azione!


E ora vediamo l’ultimo passaggio, cioè quello di abituarsi ad usare la mente in modo efficace.
Prova a pensare… Quando ti fai prendere dalla pigrizia e dalla voglia di rimandare a dopo quello che sai che dovresti fare ora è perché non colleghi mai a quella cosa delle buone sensazioni. 

Sicuramente a quelle azioni colleghi mentalmente fatica, difficoltà, paura, ansia, ecc. E già questo è uno dei motivi che ti spingono ad agire in quel modo non utile.

Lo abbiamo detto prima, quando siamo motivati a fare qualcosa, perché ci piace, ci fa provare buone sensazioni. Pensa a qualcosa che ti piace fare, capita spesso che ti dici “non ne ho voglia, la faccio domani”?
Certo, può capitare, ma sicuramente poche, pochissime volte.

Altro motivo per cui spesso ci facciamo cogliere dalla pigrizia e dalla procrastinazione è perché ci facciamo di quell’azione da svolgere un immaginario complicato.

Ti spiego…
Ti faccio l’esempio del ballo. Immagina che sei uno/a  a cui piace ballare e che ogni sabato sera ci vai.
Quando arriva il sabato pomeriggio difficilmente ti fai  prendere dalla pigrizia e dici  “non ho voglia, ci vado sabato prossimo…”  Ci vai! Punto.

Immagina ora invece che quella stessa persona a cui piace ballare (che poi non è altro che un’espressione di attività fisica che possiamo svolgere) decida di iscriversi in palestra (stessa attività fisica…). Magari già sceglie la palestra e non sa esattamente se è proprio quello che la divertirebbe di più come tipo di attività fisica.. ma messo in conto che invece decida che fare zumba sia quello che pensa vada bene per lei o per lui, dal momento che le piace ballare, si iscrive.

Poi però arriva l’ora di prepararsi per andare in palestra e comincia a sentire salire la pigrizia di prepararsi e si dice “Vabbè dai vado domani…”
Accidenti!! Cosa succede? Non è la stessa persona che non si perde un sabato sera in discoteca e poi ora di andare in palestra per fare zumba fa una fatica boia?

Ora ti spiego cosa probabilmente succede…
Per andare a ballare il sabato sera, per decidere di andare nella sua mente lavora con due macroelementi, due macrovisualizzazioni, due macroazioni che servono per portare a compimento quell’obiettivo: prepararsi e andare a ballare.

Per andare in palestra invece, ora che deve decidere, nella sua mente lavora con un sacco di microelementi, un sacco di microvisualizzazioni, un sacco di microazioni che servono per portare a compimento quell’obiettivo: prendere la sacca, metterci dentro tutto l’occorrente.. quindi prendi le scarpe, il cambio, l’occorrente per la doccia, l’accappatoio, le ciabatte… poi inizia a vestirti e sosta con vari passaggi dovuti al cosa mi metto, poi uscire di casa, prendere la macchina, guidare, cercare parcheggio, entrare nello spogliatoio, cambiarsi, insomma una fatica!!
Vista così ovvio che non viene la voglia di andarci.

Dove sta la differenza tra le due situazioni?
In una abbiamo creato nella nostra mente una strategia facile, veloce, due macroazioni da compiere: prepararsi e andare. Nell’altra abbiamo creato una strategia lunga che prevede diverse microazioni, una strategia faticosa, impegnativa.

Abbiamo cioè collegato alle due azioni, due strategie diametralmente opposte: una fatta di pezzi grandi (quelli che in PNL vengono chiamati chunk up)  e una fatta di pezzi piccoli (chiamati chunk down). Per cui è palese che una strategia è più efficace dell’altra.
Quindi che fare? Bisogna sostituire la strategia!

Ora vediamo come imparare a cambiare strategia per diventare veloce quando decidi di passare all’azione.
Immagina se quella persona che deve andare a fare zumba, quando arriva il momento di prepararsi avesse installato una strategia che dice: preparati e vai! Quante volte resterebbe a casa? Sicuramente molte meno!

Occorre perciò cambiare la strategia delle situazioni che vogliamo che cambino!
Qualsiasi cosa tu devi fare, allenati a rappresentartela nella mente in modo che sia facile passare all’azione, fatta di macroelementi, pezzi grandi di azioni da compiere.

Facciamo un po’ di pratica.
Fai un elenco delle cose che solitamente rimandi per pigrizia. Che siano cose riguardanti il tuo obiettivo di perdita di peso  o quant’altro, stila la lista.
E questa è un’occasione straordinaria per mettere in atto la prima parte di quanto imparato!! FALLO ADESSO!! Non dopo, non più tardi, non domani perché hai più tempo…
Se stai leggendo, FALLO ORA!

Prendi carta e penna e stila l’elenco. Adesso che hai davanti a te le azioni che stai rimandando, siccome so che sei qui con me perché hai voglia di migliorarti, decidi in questo preciso istante quando le farai e segnalo vicino!

Fallo adesso! Se hai un’agenda, vai a scriverci subito questi nuovi impegni e dal momento che sei una persona che vuole migliorare, ci sarà sicuramente qualcosa che puoi fare immediatamente, vero?

Sceglila e FALLO ORA!!
Falla subito, immediatamente, non procrastinare ancora una volta!
La tua nuova abitudine comincia adesso! Nel momento stesso in cui tu fai cose nuove! Fallo, 1-2-3 via…. Io ti aspetto!!



L’hai fatta? No?
Accidenti, in questo momento sono il tuo coach, e quando ti dico di fare delle cose tu le devi fare, sei d’accordo?

Ok ora che hai fatto la prima azione indirizzata al cambiamento ti chiedo ancora di fare un esercizio perché voglio farti lavorare su una delle azioni che solitamente rimandi e lavorarci di strategia:

  • Prendi un’azione che ti ritrovi a rimandare e su cui vuoi lavorare.

  • Stabilisci qual è la strategia mentale che adotti, cioè come ti rappresenti in mente quell’azione da svolgere (prendi l’esempio dello zumba in palestra). Estrapola quali passaggi metti in atto nel rappresentarti in mente quell’azione.

  • Semplifica adesso al massimo la strategia: scegli due/tre passaggi al massimo che rappresentino nella tua mente il completamento di quell’azione, ad esempio: preparo la borsa, esco di casa e arrivo in palestra.

  • Crea una visualizzazione di questi tre veloci passaggi: immagina te che sai che si avvicina l’ora della palestra, te che prendi la borsa già pronta, te che apri la porta di casa, te che sei già a destinazione.

  • Pensa ad altro, tipo a cosa farai la prossima domenica?

  • Ripeti la visualizzazione dei tre passaggi veloci: te che prendi la borsa, te che apri la porta, te che sei in palestra.

  • Pensa ad altro, per esempio a  chi ha vinto Sanremo lo scorso anno?

  • Ripeti la visualizzazione: te che prendi la borsa, te che apri la porta, te che sei in palestra.

  • Fermati a vivere la sensazione che provi dentro: come ti senti? Ti dà l’impressione che sia tutto più semplice?

  • Concentrati su quella sensazione di benessere e fattela girare dentro come già sai fare.

Bene, esercizio terminato.
Come stai? E’ stato così difficile? Si può rifare? Certo che si. 
Sono sicuro che fare questo esercizio ti ha dato molta soddisfazione, perché hai dimostrato a te stesso che anche tu puoi agire in modo efficace e veloce.

E sai cosa hai fatto? Hai creato un percorso neurologico, una strada privilegiata rispetto a come fare quella determinata azione. E più ripeterai la visualizzazione, più il percorso si rafforzerà e diventerà il percorso privilegiato da compiere.

Ora...

Ricordi quelle 5 rane? Immagina di essere una di quelle, bene 
SALTA ORA, e lascia le altre 4 li a crogiolarsi tra l'indecisione 
che non ti appartiene affatto mentre ingrassano a vista d'occhio.



Ecco perché  ho scritto questo articolo,
per darti la possibilità di cominciare ad ottenere risultati concreti, veri…
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Per il tuo successo,

Informati – Studia – Leggi – Comprendi - Metti in pratica – 
RAGGIUNGI L’OBIETTIVO!


Il tuo Personal Trainer
Ruggero Stellino





P.S. Ogni minuto che passa è cruciale, non rimandare, prima o poi farai i conti con la tua condizione fisica, ottieni ora queste potenti informazioni.






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