Cinque rane sono sedute su un tronco.
Tre, decidono di saltare via.
Quante ne rimangono?
Cinque...
Sai perchè?
Perchè hanno deciso di saltare, ma non sono mai saltate.
Sfortunatamente, molte delle persone che incontro
nella mia attività di Personal Trainer sono “rane”.
Sanno che hanno bisogno di migliorare la loro condizione
fisica, ma non saltano mai. La loro decisione non si trasforma
mai in azione.
Semplicemente, procrastinano facendo sembrare che stiano
“decidendo”. Se sei ancora nella fase dell'indecisione ho una
BRUTTA NOTIZIA per te...
Un’abitudine non proprio utile da cambiare
velocemente perché non aiuta a dimagrire e che purtroppo utilizziamo spesso nelle nostre giornate è l’abitudine alla pigrizia.
Ci sono persone che possono ritenersi
davvero abili nel mettere in campo questa “qualità” che crea alla loro vita
sicuramente delle difficoltà.
La pigrizia è uno stato
mentale in cui il tuo corpo si rifiuta di eseguire un’azione che in quel
momento andrebbe eseguita, agganciandola
subito ad un altro stato mentale, quello del procrastinare, cioè dove rimandiamo a dopo qualcosa che potremmo
fare ora!
La pigrizia per alcune persone è una
costante, tanto che la riconoscono a livello di identità quando si riferiscono
a loro stessi dichiarando un bel “io sono pigra/o”.
Dato per inciso che la pigrizia è
solo un’abitudine di comportamento e non è incisa nel nostro DNA, spesso la
pigrizia nasconde oltre che l’abitudine a quel comportamento anche motivazioni poco motivanti che
spingono le persone a non agire.
Chissà perché quando stiamo facendo
qualcosa che ci piace o ci interessa davvero e che è importante per noi, la
pigrizia non sappiamo nemmeno cosa sia. Ci mettiamo in azione velocemente e
facciamo quanto ci è chiesto di fare proprio perché quell’interesse ci motiva a
muoverci.
Quindi è abbastanza chiaro che la
pigrizia non è una nostra caratteristica assoluta ma che entra in gioco
solo quando le cose da fare non ci fanno proprio impazzire.
Ed è per questo che decidiamo di prendere
l’ascensore anziché salire le scale a piedi, proprio perché non siamo
abbastanza motivati nel decidere di fare qualcosa di buono per il nostro
benessere fisico, o prendere l’auto per andare a fare la spesa perché quella
strada a piedi non abbiamo voglia di farla, non mangiamo verdure perché non
abbiamo voglia di pulirle, usiamo il telecomando per cambiare canale perché se
ci alziamo dalla sedia poi ci stanchiamo troppo…
Ma c’è qualcosa a cui dover rendere conto…
il senso
di colpa rispetto alla nostra pigrizia, e quindi ci giustifichiamo
immediatamente con la scusa sempre pronta: “lo farò dopo.. domani… poi… “ e
rimandiamo ad un’ altro momento quello che potevamo fare adesso.
Quante volte ci è capitato di dire: “Lo
faccio poi… “ e quel poi non arriva mai? Sicuramente ti è capitato tante
volte.
E così slittano tutte le buone intenzioni
e i nostri obiettivi di conseguenza. Quello che sarebbe stato
raggiungibile semplicemente vincendo la pigrizia e l’abitudine a rimandare,
piano piano diventa sempre più una mera chimera, qualunque l’obiettivo sia.
Il nostro obiettivo è come un faro nella
notte che rischiara il nostro navigare. Laggiù c’è una luce che ci richiama al
benessere, al dimagrimento e per raggiungere quel porto occorre navigare e per
navigare occorre fare delle cose, delle azioni e vincere la pigrizia e la
procrastinazione.
Immagina di essere un marinaio lontano da
casa da molto tempo, e quindi desideroso di rientrare dalla tua famiglia,
immagina di essere arrivato vicino al porto dove sbarcare e invece di remare
più veloce per tornare finalmente a casa, cominci a farti prendere dalla
pigrizia e decidi di fermarti, oppure guardare la bussola e non girare il
timone per andare nella giusta direzione perché in quel momento non ne hai
voglia.
Immagina poi se quell’ atteggiamento lo
ripeti continuando a dire “va beh, poi lo faccio... “
Secondo te ci arriveresti mai in quel
porto? Non credo proprio, o comunque ci arriveresti molto dopo rispetto a
quando ci saresti potuto arrivare.
E questo succede anche per i nostri obiettivi, qualunque essi
siano. Perciò è importante capire quanto è importante perdere questa
abitudine alla pigrizia e alla procrastinazione, perché sono abitudini non
utili.
Nessuno nasce pigro o procrastinatore,
semplicemente è un’abitudine che si acquisisce con il tempo e che poi ci porta
ad utilizzare quel comportamento. E proprio perché i comportamenti si
acquisiscono, si possono modificare e vediamo come.
Per poter vincere la pigrizia dobbiamo
allenare un nuovo comportamento: l’abitudine ad esercitare la nostra volontà.
La tua volontà è come un muscolo, si può allenare.
Partiamo dal presupposto che tutto può aver
un senso se tu vuoi attuare il
cambiamento e stai cercando solo dei modi per renderlo visibile.
Niente si può fare senza la tua volontà, cioè senza che tu voglia davvero
questa cosa.
Quindi l’ingrediente fondamentale è che tu
voglia vincere la pigrizia se questo è
un aspetto che ti frena nel raggiungimento dei tuoi obiettivi, e quindi è
necessario che tu impari a sviluppare il muscolo della volontà. Che essendo
proprio come un muscolo ha bisogno di ripetizione. E ora ti spiego anche
come fare.
Per i prossimi 21 giorni allenati a fare qualcosa di diverso.
Tu sicuramente hai un iter automatico per
fare alcune cose, tipo una certa strada per andare a lavoro, un alimento specifico con cui fai sempre colazione, un
certo posto a tavola, eccetera.
Insomma quei comportamenti che tieni per
abitudine. Quindi individua alcuni
di questi comportamenti abituali che porti avanti in modo automatico e cambiali!!
Per i prossimi 21 giorni cambia il modo in
cui fai alcune cose. E fallo proprio mettendo in campo la tua volontà.
Decidi tu di voler fare quella cosa in
modo diverso. Quando pensiamo alla forza di volontà pensiamo sempre a cose
complicate che ci mettono a dura prova, atti quasi eroici per dimostrare di
averne. La forza di volontà è
un’abilità. E come ogni abilità si può acquisire e come tutte le abilità
occorre svilupparla e allenarla.
Quindi
tu comincia proprio così! Fai cose che siano veri e propri atti di
volontà. Decisi e portati avanti. Cambia strada per andare al lavoro, se prendi
sempre l’ascensore ora scegli di fare le scale a piedi, se a pranzo mangi
sempre in un determinato orario decidi che oggi mangerai in un orario diverso,
eccetera.
Insomma quello che vuoi fare sceglilo tu,
l’importante e che ti alleni a
decidere di fare qualcosa di diverso.
Per questo periodo di 21 giorni allenati a
decidere piccoli cambiamenti e divertiti nel farlo: senti quanto potere
decisionale si sviluppa, prendi coscienza di quanto è facile fare le cose
che hai deciso, prendi coscienza anche di quanto è bello!!
Un altro consiglio che voglio darti è
quello di tirare fuori un tuo vero interesse e alimentarlo con costanza.
Partire da lì è più facile abituarsi a fare qualcosa con costanza e impegno,
proprio perché essendo un tuo interesse lo farai con una energia molto
diversa, se ti piace leggere ma pensi di non avere tempo, allora alzati mezzora
prima al mattino e leggi, se vuoi fare attività fisica ma dici di non avere
tempo, rinuncia a qualcosa per mezzora e dedica quella mezzora per allenarti…
Se sei abituata/o a rimandare, anche l’abitudine
all’azione è un muscolo che puoi allenare. Se rimandare a dopo è una tua abitudine, puoi cominciare a
lavorare in una direzione diversa.
Facendo riferimento a quello che hai letto
prima, dove ti ho spiegato che rimandare è quasi sempre la diretta conseguenza
della pigrizia, cioè del non aver voglia di fare una cosa, occorre che tu ti
allena a fare esattamente l’opposto.
Quando ti capita di ritrovarti in quella
situazione, conta fino a tre e poi via! Velocemente fai qualcosa di
significativo.
Se ti sei bloccato davanti a qualcosa da fare e ti stai dicendo
“Lo faccio dopo…” fermati, conta fino a tre e poi via! Fai qualcosa! Magari non
necessariamente quello che andrebbe fatto, l’importante è che interrompi lo schema mentale.
Se te la senti fai qualcosa di poderoso
cioè qualcosa che mandi al tuo cervello un messaggio decisamente diverso.
Se sei sul divano e squilla il telefono e
hai il cordless vicino, alzati e vai a rispondere al fisso che magari è
nell’altra stanza e fallo in maniera vigorosa, magari quasi correndo per andare
a rispondere…
Se non hai voglia di andare a farti la tua
sessione di d’allenamento e sei li che
ti stai dicendo “Vabbè lo faccio domani…” fermati, conta fino a tre e poi
velocissimamente vai a metterti la tuta e allenati!
Se sei davanti all’ascensore pensando che
le scale a piedi sono troppo faticose, fermati, conta fino a tre poi girati di
scatto e comincia a fare la prima rampa così da arrivare al primo piano!
Insomma interrompi lo schema di pensiero che stai portando
avanti in quel momento facendo qualcosa di davvero “esplosivo” per il tuo modo di essere.
Proprio adesso, che stai leggendo questo
articolo e magari sei seduto davanti al tuo computer o sei nel letto con il tuo
ipad, fai qualcosa di “esplosivo” !
Tirati su velocissimamente dal divano e
fai 5 saltelli sul posto… tirati su dal letto e immagina di esultare come se
avessi vinto un premio importante alla lotteria del paese… Ovunque tu sia in
questo momento che stai leggendo questa lezione, fai qualcosa di davvero
esplosivo!
In questo modo ti alleni a fare questa
cosa, ad agire in maniera veloce ed esplosiva alle situazioni. Ti accorgerai di
come questo esercizio ti arricchirà di un’energia straordinaria e di una
consapevolezza che tu puoi
fare!
Se ti abitui a fare questo, cioè ad usare
la tua fisiologia per interrompere gli schemi di pensiero depotenzianti che la
pigrizia e l’abitudine a rimandare mettono in moto, ti renderai conto che poco
per volta svilupperai un’altra abitudine: quella all’azione!
E ora vediamo l’ultimo passaggio, cioè
quello di abituarsi ad usare la mente
in modo efficace.
Prova a pensare… Quando ti fai prendere
dalla pigrizia e dalla voglia di rimandare a dopo quello che sai che dovresti
fare ora è perché non colleghi mai a quella cosa delle buone sensazioni.
Sicuramente a quelle azioni colleghi
mentalmente fatica, difficoltà, paura, ansia, ecc. E già questo è uno dei
motivi che ti spingono ad agire in quel modo non utile.
Lo abbiamo detto prima, quando siamo
motivati a fare qualcosa, perché ci piace, ci fa provare buone
sensazioni. Pensa a qualcosa che ti piace fare, capita spesso che ti dici
“non ne ho voglia, la faccio domani”?
Certo, può capitare, ma sicuramente poche,
pochissime volte.
Altro motivo per cui spesso ci facciamo
cogliere dalla pigrizia e dalla procrastinazione è perché ci facciamo di
quell’azione da svolgere un immaginario complicato.
Ti spiego…
Ti faccio l’esempio del ballo. Immagina
che sei uno/a a cui piace ballare e che
ogni sabato sera ci vai.
Quando arriva il sabato pomeriggio
difficilmente ti fai prendere dalla
pigrizia e dici “non ho voglia, ci vado
sabato prossimo…” Ci vai! Punto.
Immagina ora invece che quella stessa
persona a cui piace ballare (che poi non è altro che un’espressione di attività
fisica che possiamo svolgere) decida di iscriversi in palestra (stessa attività
fisica…). Magari già sceglie la palestra e non sa esattamente se è proprio
quello che la divertirebbe di più come tipo di attività fisica.. ma messo in
conto che invece decida che fare zumba sia quello che pensa vada bene per lei o
per lui, dal momento che le piace ballare, si iscrive.
Poi però arriva l’ora di prepararsi per
andare in palestra e comincia a sentire salire la pigrizia di prepararsi e si
dice “Vabbè dai vado domani…”
Accidenti!! Cosa succede? Non è la stessa
persona che non si perde un sabato sera in discoteca e poi ora di andare in
palestra per fare zumba fa una fatica boia?
Ora ti spiego cosa probabilmente succede…
Per andare a ballare il sabato sera, per
decidere di andare nella sua mente lavora con due macroelementi, due macrovisualizzazioni,
due macroazioni che servono per
portare a compimento quell’obiettivo: prepararsi e andare a ballare.
Per andare in palestra invece, ora che
deve decidere, nella sua mente lavora con un sacco di microelementi, un sacco di microvisualizzazioni,
un sacco di microazioni che servono
per portare a compimento quell’obiettivo: prendere la sacca, metterci dentro
tutto l’occorrente.. quindi prendi le scarpe, il cambio, l’occorrente per la
doccia, l’accappatoio, le ciabatte… poi inizia a vestirti e sosta con vari
passaggi dovuti al cosa mi metto, poi uscire di casa, prendere la macchina,
guidare, cercare parcheggio, entrare nello spogliatoio, cambiarsi, insomma una
fatica!!
Vista così ovvio che non viene la voglia
di andarci.
Dove sta la differenza tra le due
situazioni?
In una abbiamo creato nella nostra mente
una strategia facile, veloce, due macroazioni
da compiere: prepararsi e andare. Nell’altra abbiamo creato una strategia
lunga che prevede diverse microazioni,
una strategia faticosa, impegnativa.
Abbiamo cioè collegato alle due azioni,
due strategie diametralmente opposte: una fatta di pezzi grandi (quelli che in
PNL vengono chiamati chunk up)
e una fatta di pezzi piccoli (chiamati chunk
down). Per cui è palese che una strategia è più efficace dell’altra.
Quindi che fare? Bisogna sostituire la
strategia!
Ora vediamo come imparare a cambiare
strategia per diventare veloce quando decidi di passare all’azione.
Immagina se quella persona che deve andare
a fare zumba, quando arriva il momento di prepararsi avesse installato una
strategia che dice: preparati e vai! Quante volte resterebbe a casa?
Sicuramente molte meno!
Occorre perciò
cambiare la strategia delle situazioni che vogliamo che cambino!
Qualsiasi cosa
tu devi fare, allenati a rappresentartela nella mente in modo che sia
facile passare all’azione, fatta di macroelementi, pezzi grandi di
azioni da compiere.
Facciamo un po’ di pratica.
Fai un elenco delle cose che solitamente
rimandi per pigrizia. Che siano cose riguardanti il tuo obiettivo di perdita di
peso o quant’altro, stila la lista.
E questa è un’occasione straordinaria per
mettere in atto la prima parte di quanto imparato!! FALLO ADESSO!! Non dopo,
non più tardi, non domani perché hai più tempo…
Se stai leggendo, FALLO ORA!
Prendi carta e penna e stila l’elenco.
Adesso che hai davanti a te le azioni che stai rimandando, siccome so che sei
qui con me perché hai voglia di migliorarti, decidi in questo preciso istante
quando le farai e segnalo vicino!
Fallo adesso! Se hai un’agenda, vai a scriverci subito questi nuovi impegni e dal
momento che sei una persona che vuole migliorare, ci sarà sicuramente qualcosa
che puoi fare immediatamente, vero?
Sceglila e FALLO ORA!!
Falla subito, immediatamente, non
procrastinare ancora una volta!
La tua nuova abitudine comincia adesso!
Nel momento stesso in cui tu fai cose nuove! Fallo, 1-2-3 via…. Io ti aspetto!!
L’hai fatta? No?
Accidenti, in questo momento sono il tuo
coach, e quando ti dico di fare delle cose tu le devi fare, sei d’accordo?
Ok ora che hai fatto la prima azione
indirizzata al cambiamento ti chiedo ancora di fare un esercizio perché voglio
farti lavorare su una delle azioni che solitamente rimandi e lavorarci di
strategia:
- Prendi un’azione che ti ritrovi a rimandare e su
cui vuoi lavorare.
- Stabilisci qual è la strategia mentale che
adotti, cioè come ti rappresenti in mente quell’azione da svolgere (prendi
l’esempio dello zumba in palestra). Estrapola quali passaggi metti in atto
nel rappresentarti in mente quell’azione.
- Semplifica adesso al massimo la strategia: scegli
due/tre passaggi al massimo che rappresentino nella tua mente il
completamento di quell’azione, ad esempio: preparo la borsa, esco di casa
e arrivo in palestra.
- Crea una visualizzazione di questi tre veloci
passaggi: immagina te che sai che si avvicina l’ora della palestra, te che
prendi la borsa già pronta, te che apri la porta di casa, te che sei già a
destinazione.
- Pensa ad altro, tipo a cosa farai la prossima
domenica?
- Ripeti la visualizzazione dei tre passaggi
veloci: te che prendi la borsa, te che apri la porta, te che sei in
palestra.
- Pensa ad altro, per esempio a chi ha vinto Sanremo lo scorso anno?
- Ripeti la visualizzazione: te che prendi la
borsa, te che apri la porta, te che sei in palestra.
- Fermati a vivere la sensazione che provi dentro:
come ti senti? Ti dà l’impressione che sia tutto più semplice?
- Concentrati su quella sensazione di benessere e
fattela girare dentro come già sai fare.
Bene, esercizio terminato.
Come stai? E’ stato così difficile? Si può
rifare? Certo che si.
Sono sicuro che fare questo esercizio ti
ha dato molta soddisfazione, perché hai dimostrato a te stesso che anche tu
puoi agire in modo efficace e veloce.
E sai cosa hai fatto? Hai creato un percorso neurologico, una strada privilegiata rispetto a come fare quella determinata azione. E più ripeterai la visualizzazione, più il percorso si rafforzerà e diventerà il percorso privilegiato da compiere.
Ora...
Ricordi quelle 5 rane? Immagina di essere una di quelle, bene
SALTA ORA, e lascia le altre 4 li a crogiolarsi tra l'indecisione
che non ti appartiene affatto mentre ingrassano a vista d'occhio.
Ecco perché ho scritto questo
articolo,
per darti la possibilità di cominciare ad ottenere risultati concreti, veri…
ma se questo non ti basta e vuoi qualcosa di potente, completo, un
programma da seguire step by step, allora puoi sempre leggere il mio libro
Se hai domande, dubbi, o per qualsiasi altro chiarimento ti ricordo che
puoi sempre contattarmi a questa mail ruggerostellino@gmail.it
Per il tuo successo,
Informati – Studia – Leggi –
Comprendi - Metti in pratica –
RAGGIUNGI L’OBIETTIVO!
Il tuo Personal Trainer
Ruggero Stellino
P.S. Ogni minuto che passa è cruciale,
non rimandare, prima o poi farai i conti con la tua condizione fisica, ottieni
ora queste potenti informazioni.
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